Cibo in Cina

Dallo Yin e lo Yang alla gastronomia: la Cina ci regala la felicità dal nulla… anche in cucina

Alle origini della Via della Seta una cultura preziosa affonda le sue radici storiche in un perfetto equilibrio tra antiche tradizioni e modernità. E la straordinaria vivacità di una società così complessa e affascinante come quella cinese trova eccellente testimonianza anche in cucina dove odori e sapori si fondono e si confondono per dar vita a piatti dalla storia leggendaria che sono diventati ormai specchio della varietà culturale del Paese.

Spesso sottovalutata a causa dei suoi maldestri riadattamenti occidentali, la cucina cinese rappresenta in realtà una vera e propria arte del gusto, erede di una saggezza millenaria che trae origine dalla medicina e della filosofia tradizionale.

“In bilico tra Yin e Yang, simboli della dualità presente in ciascun individuo, la costante ricerca di un piacere che soddisfi il palato avviene attraverso un’alimentazione sana e variegata che trova realizzazione nell’equilibrio armonico tra gli ingredienti, divisi tra elementi rinfrescanti, come frutta e legumi, ed elementi riscaldanti, come carne e cibi speziati. ”

L’arte culinaria cinese diventa così una vera e propria arte del vivere in cui nutrirsi costituisce per l’individuo un processo continuo di acquisizione di equilibrio da realizzare attraverso la precisa armonia di profumi, sapori e aromi dal gusto orientale. E delle lunghe carestie che periodicamente hanno minato il Paese, il popolo cinese ne ha fatto tesoro sviluppando la straordinaria capacità di ricavare dagli ingredienti più semplici prelibatezze sempre più gustose, come testimoniato già alla fine del 1200 da Marco Polo che, in alcuni dei suoi appunti di viaggio, scriveva così:

“Nessun’altra cucina al mondo ci regala, praticamente dal nulla, così tanta felicità”.

La straordinaria varietà dell’alimentazione cinese è garantita inoltre dalle enormi dimensioni che caratterizzano il Paese, in grado di restituire ai suoi cittadini una molteplicità di cucine locali caratterizzate da una miriade di prodotti diversi che possono trasformare la mera fruizione del cibo in una vera e propria esperienza culturale di conoscenza e valorizzazione di un territorio così estremamente affascinante.

Ma ciò che più di tutto caratterizza l’anima della cucina cinese è il valore della condivisione che trasforma un tipico pasto in una preziosa occasione di socializzazione regolata da precise regole di etichetta, dove ogni portata porta con sé significati e leggende particolari. E così spetterà al membro più anziano servirsi per primo dal piatto comune posto al centro del tavolo, così come sarà necessario presentare, durante un evento speciale, un piatto a base di pesce, servito intero, per augurare fortuna e prosperità a tutti i commensali presenti.

Jiaozi

In un immaginario viaggio alla scoperta di odori e sapori della “Terra di mezzo”, un posto di primo piano è occupato dai Jiaozi, fagottini di farina di riso ripieni di carne, pesce o verdure, spesso accompagnati da salsa di soia o aceto. Comunemente chiamati ravioli al vapore, questo particolare tipo di pasta viene tradizionalmente consumato durante il Capodanno cinese grazie alla sua particolare forma, simile a un Tael d’oro, antica unità di misura orientale, che simboleggia un augurio di buona fortuna per l’arrivo del nuovo anno.

Lamian

Espressione tipica della tradizione sono anche i Lamian, conosciuti ormai dappertutto come gli spaghetti cinesi più antichi del mondo. Saltati in padella con verdure miste, quali carote o zucchine, e carne di pollo, questi spaghetti rappresentano il valore della longevità grazie alla loro particolare forma allungata, che li rende il piatto prediletto durante particolari ricorrenze, quali anniversari e compleanni, come buon auspicio di lunga vita.

Zongzi

Il riso è invece il principale ingrediente dei Zòngzi, piramidi di riso cotti al vapore o bolliti ripieni con fagioli rossi o carne di maiale macinata. Tipici della Festa delle Barche Drago, secondo un’antica leggenda, gli Zòngzi simboleggiano la corsa affannosa fatta dai pescatori nel tentativo di salvare il poeta Qū Yuán dalla morte in un momento storico molto importante per l’unificazione della Cina.

Barba del Drago

Vera e propria forma d’arte, oltre che ottimo esempio di fine pasticceria cinese, è costituito dal Long Xu Su, ossia la “barba del drago”, un dolce creato, secondo un’antica leggenda, per rendere omaggio all’Imperatore della dinastia Han, tra il 206 a.C. e il 220 d.C. La ricetta, che prevede la creazione di lunghi fili bianchi di zucchero arrotolati attorno a un ripieno di noccioline, semi di sesamo o cocco, rappresenta un vero e proprio colpo da maestro per chi la realizza.

Baozi

Più semplice da preparare, ma non meno gustosi, sono i Baozi, morbidi panini preparati con un soffice impasto lievitato ripieno di carne o verdure, che grazie alla loro praticità, possono essere consumati sia come cibo casalingo che come street food.

Non resta altro che immergersi in quest’universo gastronomico dal gusto infinito…
Marta Frescura

Marta Frescura

Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno, si interessa di arte e di cinema, fantasticando tra quadri impressionisti e scene girate tra i mercatini di Notting Hill. Delle tante esperienze all’estero conserva i colori, i profumi e una valigia piena di emozioni e funny quotes, sempre pronta per essere riempita ancora. Sostenitrice del “learning by doing”, crede nell’alto valore della formazione come promotore di sviluppo.

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